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Francesco Negri: la mostra fotografica
Sabato 19 e domenica 20 maggio 2018, il chiostro di Santa Croce ospiterà la mostra fotografica Francesco Negri, un fotografo fra '800 e '900.
L'iniziativa, curata dall'Assessorato alla Cultura nell'ambito di un più ampio progetto finalizzato alla rivalutazione del patrimonio costituito dagli antichi cementifici casalesi, finanziato dalla Compagnia di San Paolo, intende dar vita a un Museo Diffuso delle Vie del Cemento valorizzando il fondo fotografico di Francesco Negri (1841-1924), casalese d'origine ma conosciuto a livello europeo per le sue ricerche e sperimentazioni in campo fotografico.
Dal fondo Negri - conservato presso la Biblioteca Civica - sono state selezionate e stampate una cinquantina di immagini storiche della città in grado di testimoniare visivamente la presenza dell'industria del cemento che tanto ha caratterizzato l'economia cittadina a cavallo tra Otto e Novecento.
Le riproduzioni fotografiche, dopo l'esposizione, verranno affidate in comodato a quarantuno esercizi commerciali (bar, ristoranti, enoteche, punti vendita di prodotti tipici) che hanno offerto la propria disponibilità a ospitare le fotografie dando vita così a un museo diffuso che il visitatore troverà allestito permanentemente anche dopo la mostra e che potrà visitare grazie a una piantina della città in distribuzione al Chiosco IAT, al Museo Civico e all'URP. Le immagini saranno esposte anche in luoghi istituzionali della cultura casalese.
I partner dell'iniziativa sono, oltre alla Compagnia San Paolo - Polo del '900, il Parco del Po, l'Associazione Il Cemento, l'Associazione OperO, la Cooperativa Solidarietà e Lavoro di Genova.
L'inaugurazione è prevista sabato 19 al Museo Civico di via Cavour, 5:
ore 10,30 - Sala delle Lunette
Presentazione del progetto e focus sul Museo Diffuso Francesco Negri, un fotografo tra '800 e '900
ore 11,00 - Sala delle Lunette
Conferenza di Elisa Costanzo e Alessandra Montanera su Francesco Negri
ore 11,30 - Sala delle Lunette
Introduzione al portale dedicato all'accessibilità digitale al Paraboloide realizzato da AT Media
Visita alla mostra allestita nel chiostro
Brindisi finale
La mostra resterà aperta sabato e domenica con gli stessi orari del Museo Civico: 10,30-13,00 / 15,00-18,30.
Inoltre sabato 19, alle 17,30 il Museo ospiterà un concerto per violino e pianoforte a cura dell'Istituto Soliva ad ingresso libero. Antonio Sacco e Matteo Corda eseguiranno musiche di Corelli, Vivaldi, Mozart, Haydn, Brahms, Monti, Saint-Saens. A seconda delle condizioni meteo il concerto si terrà nel chiostro grande di Santa Croce o nell'adiacente Sala delle Lunette.
La mostra fotografica Francesco Negri, un fotografo fra '800 e '900 sarà allestita sabato 19 e domenica 20 maggio 2018 nel Chiostro di Santa Croce (Via Cavour, 5) con apertura negli orari del Museo Civico.
Da sabato 26 maggio 2018 le fotografie saranno affidate in comodato a quarantuno esercizi commerciali (bar, ristoranti, enoteche, punti vendita di prodotti tipici) che hanno offerto la propria disponibilità a ospitare le fotografie dando vita così a un museo diffuso.
Ecco l'elenco degli esercizi commerciali (a fondo pagina è possibile scaricare la piantina):
1. AL SOLITO POSTO- RISTO PUB
Via Benvenuto Sangiorgio, 20
2. PIZZERIA CAPRI
Piazza Urbano Rattazzi, 8
3. FASHION BAR - CIVICO 3
Via Santa Croce, 3
4. OSTERIA AMAROTTO
Via Camillo Benso Cavour, 53
5. ALEN BAR
Corso Indipendenza, 57
6. B-BAR
Corso Indipendenza, 31
7. BAR SAVOIA
Piazza Giuseppe Mazzini, 17
8. BAR LIVING
Piazza Castello, 40
9. PORTINARO KRUMIRI ROSSI
Via Giovanni Lanza, 17
10. ACCADEMIA FILARMONICA
Via Goffredo Mameli, 29
11. CREAM BAR
Piazza Martiri della Libertà, 1
12. CLOUD CAFFÈ
Via Roma, 17
13. GIRODIDO
Via Bruna Carlo Giuseppe, 21
14. MENO UNO RESTAURANT
Via Alberto Piccaroli, 7
15. CICINBARLICHIN
Via Goffredo Mameli, 34/36
16. L'ASSAGGIO
Via Trevigi, 49a
17. PIZZERIA SANTA LUCIA
Via Trevigi, 25
18. CAFFÈ PAVIA
Piazza Castello 21
19. CAFFÈ DUE PALME
Via Fassati di Balzola, 4
20. ENOTECA REGIONALE DEL MONFERRATO
Piazza Castello (interno Castello)
21. CAFFÈ SAN CARLO
Piazza Castello, 7
22. GUBISTRÒ
Piazza Santo Stefano 7a
23. DROPCAFÈ
Piazza S. Stefano, 4
24. BEERHOUSE
Via Paleologi
25. ABC CHICCHI
Via Duomo, 6
26. CAVAL D'BRONS
Via del Tribunale, 1
27. TAZZINE E RAMINE
Via Roma, 89
28. BAR ANTICAROMA
Via Carlo Giuseppe Bruna 6
29. BAR SANTA CROCE
Via Roma, 95
30. BAR MAMELI
Via Mameli Goffredo, 7/A
31. PIZZERIA MARECHIARO
Piazza Pietro Bernotti, 5
32. BAR LE GAIE
Via Roma, 6
33. BARBABLÙ
Via Volpi Ambrogio, 20
34. BAR LATTERIA
Via Aurelio Saffi, 56
35. IL CIBO CHE VERRÀ
Via Roma, 52
36. DROGHERIA CORINO
Via Roma, 197
37. I SOLITI IGNOTI
Via Roma, 197
38. CAFÈ MAISON
Via Camillo Benso Cavour, 8
39. MARGINE 67 (ROSSIGNOLI)
Via Giovanni Lanza, 10
40. IL PESCATORE 4
Via Balbo, 22
41. IL CORTILE CRÊPERIE
Via Balbo, 27
Luoghi istituzionali:
- Museo Civico - via Cavour 5
- Biblioteca Civica - via Corte d'Appello 12
- Chiosco IAT - piazza Castello
- Castello - piazza Castello
- Istituto Comprensivo Negri - via Gonzaga 21
- Santa Caterina Welcome Centre - piazza Castello
- Teatro Municipale (bar) - piazza Castello
Francesco Negri (Tromello, PV 1841 - Casale Monferrato 1924), casalese d'adozione, tra i fotografi non professionisti è senz'altro una delle figure più interessanti della seconda metà dell'Ottocento e dei primi anni del secolo successivo.
A tempi precoci risale il primo indizio certo del suo interesse per la fotografia: nel luglio del 1862 lasciava un'annotazione a matita sulle pagine del volume di Eugène Disderi, L'art de la photographie, uno dei manuali più autorevoli dell'età del collodio. All'epoca, appena ventenne, Francesco Negri si era da poco trasferito a Casale Monferrato da Torino, dove l'anno prima si era laureato in Giurisprudenza. È possibile che là avesse trovato il contesto ideale per appassionarsi alla fotografia, a cui avrebbe dedicato, con profonda passione, gli anni a venire. Ne sono diretta testimonianza i materiali oggi conservati presso la Biblioteca Civica di Casale Monferrato, che ne restituiscono un'attività caratterizzata da una molteplicità di interessi culturali e scientifici, dalla storia dell'arte, alla botanica e alla fitopatologia, cui sono strettamente connesse le ricerche di microfotografia che lo portano nel 1884 a fotografare per primo il bacillo di Koch. Negri troverà inoltre un posto importante nella storia della fotografia per aver progettato un teleobiettivo a fuochi variabili (messo in produzione dalla ditta milanese Koristka nel 1896) e per la sua sperimentazione relativa al colore che lo porta a realizzare alcune tra le più belle immagini prodotte in Italia prima della messa in commercio delle autocromie Lumière.
La sua più antica ripresa risale al settembre 1863, le ultime portano annotazioni risalenti al maggio 1915. Negri spazierà dal ritratto, al paesaggio, al patrimonio artistico e le sue fotomicrografie (fotografie riprese con l'ausilio del microscopio), nel contesto italiano, saranno tra le prime a essere realizzate. Si confronterà con i suoi contemporanei, molti dei quali avevano scelto la fotografia come professione e accanto a loro esporrà in diverse occasioni: nel 1902 un importante riconoscimento arrivò con la partecipazione alla grande Esposizione di Arte Decorativa e Moderna a Torino, chiamato a rappresentare l'Italia nella sezione dedicata alla fotografia, accanto a Guido Rey, Cesare Schiaparelli e Vittorio Sella, veniva così consacrato uno dei più significativi autori a livello nazionale.
Le lastre originali di Francesco Negri sono state ereditate dal Comune di Casale Monferrato nel 1938. Sono seguite diverse controversie legali interne alla famiglia e con il Comune stesso fino al 1956. Nel 1969 il suo trasferimento a Palazzo Langosco, nuova sede della Biblioteca Civica, coincide con la collocazione del fondo in locale dedicato.
Nel 1989 Pierangelo Cavanna, per il Comune di Casale Monferrato, realizza la prima "preschedatura" del materiale fotografico organizzandola in cinque volumi conservati oggi presso la Biblioteca Civica G. Canna.
Nel 1994, grazie a Paolo Piccioni dell'Istituto per il Restauro di Roma e alla Regione Piemonte vengono attuate le prime misure per la conservazione del materiale.
Nel 1998 la FIF- Fondazione Italiana per la Fotografia di Torino compie la schedatura e le lastre vengono riprodotte su pellicola (fotocolor in formato 6x6, utilizzati dagli schedatori come apparato iconografico per completare l'attività senza ulteriori manipolazioni degli originali). Un gruppo di circa 6.000 fotocolor
viene digitalizzato pur in assenza di standard e di strumenti tecnologici specifici.
Nel 2001 vengono consegnati gli ultimi 1.000 file, adeguati ai parametri della normativa dell'ICCD Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, per ultimare il lavoro di digitalizzazione delle immagini.
In occasione di eventi espositivi organizzati dal Comune di Casale Monferrato, come Francesco Negri fotografo in Casale (Museo Civico, 2006) e Paesaggi ritrovati. Soggetti montani e ambiente fluviale nelle fotografie di Francesco Negri (Chiesa della Misericordia, 2008), circa 300 lastre sono state riqualificate dallo studio casalese Fotolineadieci di Loris Barbano
Nel 2018 il Fondo sarà collocato e reso maggiormente fruibile al pubblico nei locali restaurati del Castello dei Paleologi. È questo l'inizio di un nuovo lavoro di valorizzazione di Francesco Negri e di divulgazione del suo patrimonio fotografico.