Riplasmata a metà del Cinquecento, è stata notevolmente alterata. Di particolare importanza sono la tavola Genealogia della Vergine, attribuita a Gandolfino da Roreto (notizie dal 1470 al 1510) proveniente dall’antica chiesa francescana di Santa Maria degli Angeli, posta fuori le mura, e il dipinto raffigurante Sant’Antonio che riceve le stigmate di Guglielmo Caccia.